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Dopo il tutto esaurito dei ponti di aprile e del primo maggio, aspettando l’estate l’Italia si prepara ad un giugno da record. «Boom di partenze degli italiani che viaggeranno puntando soprattutto sui weekend lunghi sia dentro che fuori dai confini nazionali e numero record anche di visitatori stranieri che il prossimo mese verranno in Italia, soprattutto americani, francesi, spagnoli, inglesi e tedeschi, ma anche argentini, brasiliani ed indiani» sintetizzano gli analisti di Vamonos Vacanze (www.vamonos-vacanze.it), il tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo.
Secondo i dati raccolti dal tour operator i viaggiatori continueranno ad aumentare durante tutte questo mese di maggio, con le città d’arte che sono già in piena attività e le località balneari che si preparano ad accelerare il ritmo in vista dell’estate.
Dove andranno i turisti italiani? A giugno la tendenza è quella di rimanere in Italia, scelta che —secondo Vamonos Vacanze— riguarda il 67% dei viaggiatori, orientati soprattutto sulla Puglia con il 15% delle preferenze, sulla Sardegna (13%) e sulla Sicilia (12%), dove —nella splendida Pugnochiuso (Puglia), a San Teodoro (Sardegna) e a Cefalù (Sicilia) il tour operator ha le sue roccaforti.
Il 21% predilige poi le mete a corto e medio raggio come Sharm el-Sheikh o come Dubai/Emirati Arabi dove Vamonos Vacanze organizza durante tutto l’anno meravigliosi viaggi-esperienza per una vacanza fuori dal comune, mentre un vacanziere su 10 opta per le crociere e solo il 2% per il lungo raggio.
Gli stranieri prenderanno invece d’assalto città d’arte come Roma, Napoli, Firenze, Milano, Venezia e Pisa: in ciascuna di queste città soggiorneranno mediamente per 3 notti, spostandosi da una località all’altra durante il loro soggiorno in Italia.
Insomma le agenzie di viaggio ed i tour operator tornano a lavorare. «Ma, con 9 mesi di reale attività dopo l’allentamento delle restrizioni legate al Covid, lo scorso anno si è chiuso con un fatturato di appena 9,3 miliardi di euro: il 27% in meno rispetto ai 12,7 miliardi del 2019, per un totale di 3,4 miliardi di euro che sono andati persi» evidenziano i responsabili di Vamonos Vacanze, riferendosi ai dati dell’Osservatorio Assoviaggi-CST sul Turismo Organizzato.
Secondo l’Osservatorio, a perdere il maggior numero di lavoratori del turismo sono state Valle d’Aosta (-44,1% degli addetti), Sardegna (-38,3%), Marche (-34,4%) ed Umbria (-15,5%).
«Ma ci sono anche regioni in controtendenza dove si rileva un boom di nuovi addetti come Calabria (+63,6%), Molise (+22,4%) e Puglia (+14%)» concludono i responsabili del portale Vamonos-Vacanze.it, lasciando trapelare un forte ottimismo per il futuro dei viaggi.