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Liguria, Toscana, Abruzzo, Calabria ed Umbria nella top-5 delle regioni più monitorate. Ma il punto è ora sapersi adattare al futuro con sistemi di monitoraggio che stiano al passo con i tempi.
«Ad agosto le tempeste di piena estate confermeranno la tendenza alla tropicalizzazione, con una elevata frequenza di sfasamenti stagionali, precipitazioni intense ed un rapido passaggio dal sole al maltempo» osservano gli esperti di Sensoworks ( www.sensoworks.com), la startup italiana specializzata in monitoraggio infrastrutturale supportata da piattaforme tecnologiche multilivello, che con l’occasione ha disegnato una geografia delle regioni più monitorate d’Italia.
Sul podio di questa «Geografia del Monitoraggio dell’Estate 2020», basata su un modello di monitoraggio statico delle nostre infrastrutture e non su un modello di monitoraggio dinamico che consentirebbe molto più efficacemente di avere un controllo costante ed in tempo reale attraverso strumenti tecnologici all’avanguardia, salgono la Liguria che è prima con un punteggio di 100/100, seguita al secondo posto dalla Toscana con un punteggio di 75/100 e poi l’Abruzzo che è terza con un punteggio di 70/100. A breve distanza, quarta è la Calabria che totalizza 68/100 e segue poi — a chiudere la top-5 di Sensoworks— l’Umbria con un punteggio di 65/100.
La graduatoria delle regioni è stata realizzata facendo riferimento a dati ANAS aggiornati a gennaio 2020. Basandosi su questi dati Sensoworks ha poi calcolato il rapporto tra le ispezioni annuali obbligatorie da realizzare su quelle effettivamente realizzate ed ha aggiornato tali dati tenendo anche conto degli ultimi provvedimenti adottati, come le ispezioni recentemente disposte in Liguria, e normalizzano poi i risultati in maniera tale da partire da un punteggio massimo di 100/100.
«Certo è che da qui al 2050 il riscaldamento globale metterà a rischio la sicurezza delle infrastrutture a livello mondiale» avvisano gli esperti di Sensoworks. E non è solo il caldo ma anche il conseguente incremento dei periodi di alluvione, delle tempeste e degli uragani.
«Sottovalutare questa situazione sarebbe un errore. Ma con il monitoraggio dinamico sarà possibile risolvere fin d’ora il problema infrastrutturale» sottolinea Niccolò De Carlo, ceo e co-fondatore di Sensoworks, startup già attiva a livello globale, con uffici anche a Boston e monitoraggi in molti Paese europei, includendo anche la Francia.