BOSCO VERTICALE, GRATTACIELO INNOVATIVO
Il Bosco Verticale è uno dei simboli della nuova Milano, il grattacielo più bello e innovativo del mondo, così come lo ha definito il Council on Tall Buildings and Urban Habitat dell’Illinois Institute of Technology di Chicago. Il prestigioso riconoscimento «International Highrise Award» è andato proprio all’edificio progettato da Stefano Boeri e realizzato da Manfredi Catella che ha battuto anche il One World Trade Center di New York, il CapitaGreen di Singapore e la Burj Mohammed Bin Rashid Tower di Abu Dhabi.
Il verdetto della giuria di Chicago ha così reso onore all’Italia ed in particolare a Milano, ma anche al gruppo di creativi, esperti, imprenditori ed operai che hanno realizzato questa incredibile architettura pioneristica e unica al mondo nel cuore di Milano, in zona Garibaldi. Un omaggio anche alla memoria del maestro Claudio Abbado che nel dicembre 2008 per tornare a dirigere alla Scala chiese un cachet in natura fuori dall’ordinario: 90.000 alberi da piantare in Città.
Il grattacielo meneghino si compone di 2 torri residenziali di 80 e 112 metri di altezza, con rispettivamente 19 e 27 piani, per un totale complessivo di 113 residenze, sulle quali svettano oltre 800 alberi alti tra i 3 e i 9 metri, 5 mila arbusti e 11 mila tra piante perenni e tappezzanti, di oltre 100 specie diverse, curate da arboricoltori capaci di calarsi dall’alto con apposite funi per potare e accudire le piante ed in particolare gli alberi, le cui radici sono state ancorate per resistere al vento permettendo di assorbire polveri e smog, di produrre ossigeno e di garantire la biodiversità del sistema urbano.
Il riconoscimento planetario è la conferma che il Bosco Verticale è diventato un’icona dell’architettura internazionale contemporanea, un progetto espressione di una riuscita operazione di sostenibilità architettonica che ha contribuito a cambiare lo skyline di Milano e che può essere considerato un prototipo per le città del futuro, aprendo la strada al diffondersi dei grattacieli rinverditi. Svanite le prime incredulità legate ad improbabili correnti d’aria e a presunti costi faraonici di manutenzione del verde, il progetto ha già infatti generato il lancio di un progetto gemello a Losanna e viene guardato come un modello da seguire anche in Cina e a Singapore.
«Ciò che rende l’idea eccezionale è l’azione delle piante, che agiscono come estensione della copertura esterna dell’edificio» si legge nella motivazione con cui è stato assegnato il prestigioso premio dell’Illinois Institute of Technology. Vero è infatti che il Bosco Verticale è un vero polmone verde, la cui azione riduce il biossido di carbonio e pompa ossigeno nell’aria di Porta Nuova. La sua cortina verde protegge da polveri e rumori e d’estate anche dall’irradiazione diretta del sole, diventando una soluzione ecologica contro gli effetti del riscaldamento globale.
Poi ancora, tra gli atout del nuovo grattacielo, anche l’utilizzo del fotovoltaico, dell’energia eolica e di altre innovative soluzioni quali ad esempio lo sfruttamento dell’acqua di falda per l’irrigazione. Ma oltre alla tecnologia all’avanguardia emerge il lato umano: la capacità di mettere in gioco idee e professionalità tali da svincolare l’Italia dall’immagine di una bellezza proiettata nel passato.